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La pAssion de la femme
pacifico solo show

inaugurazione martedì 27 dicembre 2011
ore 19.00
A3artecontemporanea





Lo studio A3artecontemporanea inaugura martedì 27  dicembre alle ore 19.00 il secondo evento del progetto “nuove ricerche”: ciclo di mostre personali dedicate a percorsi artistici contemporanei. In questo secondo  appuntamento lo studio presenta, per la prima volta nella città di Salerno, l’artista napoletano Pacifico nella mostra “La pAssion de la femme”
La mostra La pAssion de la femme, viene presentata dallo studio A3artecontemporanea, a termine di una ricerca snella per numero di opere, ma particolarmente ricca per contenuti. Il ciclo, inizialmente immaginato, poi desiderato e infine concretizzato dall’artista, nasce sotto il nome di Erotica. Un progetto, unico per elaborazione stilistica, vede la rappresentazione  della donna , al centro di una scena,  di  un contesto atemporale, ma creata e analizzata in un linguaggio Pop.  L’artista, prediligendo un periodo a noi poco vicino, ha tratto spunto per risaltare le assonanze del tutto contemporanee della società attuale con il tema della vetusta femminile. La grazia di un corpo-oggetto, coinvolgente, intrigante, sconvolgente, espressa attraverso l’arte plastica in un’ambientazione retrò, dalle scenografie tipicamente di Belle Epoque, rende perfettamente il potere-fisico e manipolatore-psichico che nella donna ha permesso il lento e articolato percorso verso l’evoluzione sociale  dell’emancipazione. L’artista, attraverso questa ricerca, sembra voler analizzare anche la situazione attuale che, rispetto a quella dei secoli scorsi, sembra quasi aver fatto un percorso inverso: la donna, per riprendere in mano il proprio potere e riacquistare credibilità sembra, per assurdo, costretta a denudare il proprio corpo.  Andando a fondo, però, le due epoche sono molto vicine tra loro e, questa volta, in un’accezione positiva. Oggi, come allora, dove la sensualità, l’erotismo e la trasgressione restano ancora tabù, c’è quella voglia di aggrapparsi a una visione scevra da qualsiasi volgarità, dove la donna incarna l’icona del romanticismo e del sentimento più puro, quale l’amore.
Il lavoro puramente rappresentativo di Pacifico è pulito, semplice, dai tratti molto dolci e poco invasivi. Linee minimali, sintetiche, incisive. Non sono riscontrabili forzature o appesantimenti della mano, solo il definire armonioso delle forme, che seguono lentamente e accuratamente il corpo quasi a volerlo sfiorare.  Il gioco di cromie è pressoché impressionante al fine della resa ultima. Le sfumature e i dettagli in chiaroscuro donano una plasticità dinamica, tale da apparire a dir poco reale. (Massimiliano Alberico Grasso)
Pacifico nasce nel cuore pulsante di Napoli nel 1975. Fin da bambino cerca di evadere dal suo quotidiano attraverso la sua immaginazione che lo conduce alla scoperta del suo talento innato. Il mondo che lo circonda non basta alla sua poeti-ca e trova presto rifugio nelle arti figurative che esploderanno di vitali congetture.coglierne lo stupore dello spettatore. Diventa attore della sua arte che sfrutta come una raffinata ricerca interiore del suo IO. Il suo primo ciclo di opere lo deomina “PSICOTIK ART” analizzando il mondo con la mente di un folle visitatore. Il suo percorso volge verso una ricerca informale, ancora oggi trattata.

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